Targa Florio del 1973 con la Lola T290

Racconto di Tonino Nicodemi

Dopo la gara del Mugello decidemmo di partecipare alla Targa Florio 1973 con la Lola T290, la quale fu trasportata sul campo di gara dal gruppo Osella di Torino, col quale avevamo concordato anche l’assisten-za per la gara stessa.
Al venerdì, dopo le prove ufficiali, il povero Moser, con una macchina inguidabile, non riuscì neppure a qualificarsi negli 80 aventi diritto alla partenza. Dopo avermi evidenziato gli inconvenienti della vettura, mi esortò a spingere al massimo, per far sì che rientrassimo nello stuolo dei partenti, sapendo che io avevo una notevole conoscenza del tracciato, avendo partecipato già a dieci edizioni precedenti. Quindi partii per il mio giro di prova, con i suggerimenti trasferiti dal mio amico Silvio riuscii a qualificarmi al 73° posto.
Alla sera, nella villa nella quale annualmente organizzavo la cena pre-Targa, intervenivano gran parte dei partecipanti alla gara della domeni-ca (piloti, tecnici, meccanici, giornalisti, ecc.), facendo commenti e considerazioni post-prove.

Frattanto i tecnici della Osella provvidero a telefonare a Torino per farsi spedire i pezzi di ricambio necessari a mi-gliorare le performance della vettura. Ciò avvenne nella sera stessa, pertanto, al mattino del sabato, la vettura fu smontata e, successivamente, rimontata sostituendo i pezzi inefficienti, cosicché, il giorno della gara la macchina era completamente diversa.

Moser, partendo dal 73° posto, riuscì, al primo giro, a superare ben 35 vetture. I circa 500.000 spettatori presenti sugli spalti lungo il percorso rimasero strabiliati per l’eccezionale guida del compianto campione. Dopo la sostituzione, e percorsi tre giri di mia competenza, Silvio mi dette il cambio, inanellando performance straordinarie; quando lo sostituii per i due giri finali, eravamo al 5° posto assoluto. Purtroppo, con un inconveniente notevole al serbatoio della benzina, che a seguito del tracciato fortemente accidentato, si era lesionato, causando una fuoriuscita di carburante e procurandomi notevoli fastidi (scottature). Moser, accortosene durante il suo periodo di guida, non mi avvertì, con la preoccupazione che mi ritirassi – perplessità che manifestò agli amici dei box. Nel corso del 9° giro avvertii un notevole fastidio, ma proseguii per il 10° giro, poiché non era ancora transitato il primo, quindi, la corsa continuò, con enormi sofferenze (riportando ustioni di 3°grado), arrivai fino al traguardo, conservando il 5° posto assoluto.